All’ìnizio degli anni trenta la Parrocchia di Moretta affrontò con grande coraggio la realizzazione di una struttura importante: la costruzione del Cinema Parrocchiale con sottostante Oratorio.

Il complesso venne inaugurato nel 1934 come ricorda una targa visibile ancora oggi sulla parete del cinema verso il cortile dell’oratorio. L’oratorio di allora era costituito da una stanza posta sotto il palco del cinema, un porticato sterrato sotto la sala spettatori ed un cortile ( l’attuale ) a lato della bealera di San Rocco.
Nel 1954 giunse a Moretta il Viceparroco Don Francesco Pavesio ( a lui è dedicata una stradina nel giardino di Via Bisalta ). Don Francesco rivoluzionò l’oratorio non solo per i muri ma soprattutto nella sua vitalità. Nel 1955 realizzò tre nuove sale al posto del porticato. L’oratorio, dopo quell’intervento ( quattro sale ben illuminate e ben riscaldate ), si arricchì di ottimi giochi ( un biliardo, un calciobalilla, biliardini, una sala TV con un piccolo bar interno ). Oggi può far sorridere la sala TV con televisore in bianco e nero da 19 pollici. Occorre però ricordare che la Rai iniziò le trasmissioni TV nel 1954 e con un solo canale in bianco e nero. Fu una rivoluzione, ma poche erano le famiglie che si potevano permettere il televisore e l’oratorio divenne subito il punto di incontro per tutti i ragazzi ( solo maschi perché purtroppo allora le ragazze non vi potevano accedere). L’oratorio era aperto tutte le sere ed era frequentato da decine di ragazzi tra i 15 ed i 25 anni. Il sabato e la domenica pomeriggio l’oratorio era frequentato anche dai bambini e dai ragazzi sotto i 15 anni.
Delle quattro stanze una non aveva giochi, solo tante sedie: era la sala della formazione. Il venerdì sera per i ragazzi oltre i 15 anni ed il sabato pomeriggio per i bambini e ragazzi suddivisi per le varie età: una mezz’ora di formazione.
L’oratorio durante le vacanze estive era aperto anche al pomeriggio ( estate ragazzi ante litteram ) con un’appendice: il campeggio in montagna, prima a Cesana Torinese poi ad Acceglio. Dal 1955 al 1964, da fine giugno per 5 settimane oltre 100 bambini e ragazzi frequentavano il campeggio continuando così un’impostazione oratoriana di formazione e di divertimento che li ha preparati saldamente per la loro vita.
Lo scorso anno, in occasione del cinquantesimo anno dalla morte di Don Francesco, oltre 200 dei suoi “ragazzi” si sono riuniti per ricordarlo con una Santa Messa seguita da un incontro con proiezione di filmati del campeggio nel cinema parrocchiale.
Si è trattato di un evento quasi inverosimile: a distanza di cinquant’anni, 200 persone si ritrovano, parlano dell’oratorio e del campeggio come se fosse ieri, rivivendo, nel ricordo di Don Francesco, quella esperienza che li ha accompagnati in tutta la loro vita. Quell’evento è stato la migliore testimonianza del valore della formazione che l’oratorio di quel periodo ( anni cinquanta/sessanta ) ha dato ad un’intera generazione di morettesi ( ormai per lo più nonni ).

Mario Piovano