Relazione. Una parola apparentemente semplice che nasconde dietro un bisogno più grande: ritrovarsi, stare e crescere insieme nuovamente dopo un anno e mezzo in cui tutto ciò è stato impossibile. Proprio partendo da questa volontà di stare insieme, noi giovani dell’oratorio abbiamo pensato di mettere in comunione le nostre vite per una settimana: da lunedì 25 a venerdì 29 ottobre 7 di noi dai 18 ai 20 anni si sono trasferiti in oratorio per vivere insieme come un’unica famiglia.
Ogni giornata iniziava con la cena insieme per poi passare la serata alternando momenti di svago (come la serata film del lunedì e quella giochi da tavolo del mercoledì) a momenti di formazione: martedì sera infatti abbiamo pensato di ricreare un centro d’ascolto per noi giovani, basandoci sulla tradizione portata avanti dalla missione parrocchiale e da noi tanto apprezzata. Grazie quindi all’aiuto di Massimiliano Invernizzi e Michela Bolla che negli anni hanno preso a cuore questa iniziativa, abbiamo riflettuto su un brano di Vangelo da loro proposto e insieme ci siamo interrogati sul tema della relazione, sempre sulle orme del messaggio che Gesù stesso ci ha lasciato. Giovedì sera invece abbiamo ricominciato i Gruppi Giovanissimi (gruppi di formazione pensati per i ragazzi della 3° media, 1° e 2° superiore di Moretta, Faule e Polonghera) e insieme a una quindicina di ragazzi abbiamo riflettuto sul tema che noi animatori abbiamo scelto per loro quest’anno: imparare a relazionarsi con sé stessi e con gli altri attraverso l’utilizzo dei 5 sensi.
Una volta terminate le serate, stanchi ma con il cuore pieno di gioia per il tempo passato insieme, ci fiondavamo nei nostri letti per riposarci in vista delle giornate impegnative che ognuno di noi, nella scuola, nel lavoro e negli impegni quotidiani, avrebbe vissuto l’indomani. Alla mattina quindi sveglia presto per una rapida colazione insieme e poi ognuno dava il via alla propria giornata, con la consapevolezza che ci saremmo rivisti alla sera per condividere nuovamente la bellezza della comunità.
Infine questa bellissima esperienza si è conclusa il venerdì sera con una pizzata a Faule insieme anche agli altri animatori per festeggiare il compleanno del don e ringraziare di questa opportunità che abbiamo potuto vivere insieme dopo tanto tempo. Da questa settimana comunitaria quindi mi porto dietro i momenti di gioia che siamo tornati a vivere insieme e la consapevolezza dell’importanza della relazione con noi stessi, con gli altri e soprattutto con chi è sempre in mezzo a noi, Dio. Da ripetere assolutamente!
Alberto Lombardo