Anche quest’anno l’oratorio ha organizzato, per i ragazzi dalla prima superiore in su, un week-end per stare in compagnia e per prepararsi alla quaresima, curando anche la spiritualità della persona.
I due giorni in questione sono stati il 13 e il 14 febbraio; l’iniziativa ha coinvolto ovviamente Don Daniele e Peter, ma anche l’UP49. Le giornate si sono susseguite tra ore di tempo libero, dove chi voleva poteva giocare a calcio o basket o dedicarsi a scattare il selfie più originale da postare sui social (poi premiato con cioccolatini), da momenti formativi e di convivialità durante i pasti.
L’oratorio di Pianezza (con le varie strutture che ha a disposizione: cucina, saloni per le attività e camerate per la notte) è stato scelto come campo base. L’attività formativa è stata suddivisa tra “animatori diversamente giovani” (cit. Don Paolo), guidati da Don Daniele e “biennio” (detti anche aspiranti animatori), seguiti da Peter. Don Daniele ha trattato l’evangelizzazione che ogni singolo cristiano dovrebbe attuare nella società odierna, attraverso la figura di Madeleine Delbrel (1904-1964); Peter ha confrontato i comportamenti tenuti a scuola ed in oratorio approfondendo l’influenza degli uni rispetto agli altri.
Il sabato sera è stato il momento clou del week-end dove, una serata ricca di giochi a squadre, ha fatto trascorrere piacevolmente il tempo in modo allegro e competitivo. Prima di concludere la giornata c’è stato un momento di adorazione della croce per cercare di entrare appieno nella quaresima. L’attività principale della domenica è stata la “revisione di vita” (solo per animatori grandi), dove ogni componente di un oratorio diceva nei confronti del suo compagno/a un difetto e due pregi; iniziativa molto gradita da tutti i partecipanti. Momenti finali del week-end sono poi stati il pranzo (si ringraziano i coniugi Montagna e il signor Raso) e la Santa Messa, celebrata per ringraziare dei due giorni passati insieme in modo semplice e con un mix di gioia e serenità. Non resta che dare appuntamento al prossimo incontro.
Massimiliano Invernizzi
