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Nella sera di lunedì 25 marzo la Parrocchia di Moretta ha ricevuto la visita pastorale del Vescovo Monsignor Cesare Nosiglia.

La nostra Parrocchia rappresenta una delle tante tappe del suo “viaggio” per le diverse Unità Pastorali della Diocesi di Torino; “viaggio” che ha come obbiettivo ascoltare le varie “cabine di regia” delle Unità Pastorali per avere un resoconto dei progressi fatti, dei programmi futuri e delle eventuali necessità che ogni situazione presenta.

Nel pomeriggio ha incontrato i parroci e i diaconi che conducono le Parrocchie di Villafranca Piemonte, Cavour, Garzigliana, Moretta, Faule e Polonghera.

Alle 19 ha incontrato il gruppo dei collaboratori pastorali e degli animatori dell’U.P., ascoltando le diverse attività che vengono portate avanti a livello interparrocchiale e quelle programmate per il futuro.

Nella seconda parte della chiacchierata il Vescovo ha dato alcuni spunti per ragionare e ha introdotto l’argomento della scelta vocazionale. Ha ricordato come la parola vocazione non sia solamente legata al sacerdozio, ma che ogni cristiano credente in Dio deve avere la coscienza del fatto che la vita è un dono e che un dono va messo a frutto. La quotidianità va vissuta alla luce di quel Dio che ci ama e che ci lascia liberi nelle scelte, sapendo che quello che ci capita non è dovuto solo al caso ma è un qualcosa che Lui ha suscitato nel nostro cuore. Ha parlato dell’importanza della preghiera in questa vita così frenetica, l’importanza di saper trovare dei momenti di “deserto" nel caos giornaliero, di rimettere tutto nelle mani di Dio, ogni azione, ogni avvenimento. Lui cerca noi e noi dobbiamo saperlo ascoltare con il cuore; se poi noi scegliamo un'altra via è Lui che si adatta al nostro cammino e ci sostiene sempre, grazie al suo infinito amore nei nostri confronti. Ha ricordato che il 2 aprile Papa Francesco pubblicherà la lettera per il Sinodo dei giovani. Ha evidenziato che per la crescita dei nostri giovani è fondamentale la figura della guida spirituale, che aiuta, consiglia, segue, ascolta; questa figura è intimamente connessa, complementare all'essere educatore, animatore. Infine ha posto l'attenzione sulle missioni e sulla sensibilità nei confronti dei poveri: lì c'è davvero l'incontro essenziale con Dio Padre.

Con questi pensieri il gruppo ha proseguito con l’apericena preparata da alcune mamme e infine con la Veglia di preghiera in Parrocchia.

Grazie all’aiuto di Don Luca Ramello e dei giovani dell’U.P. è stato possibile animare la Veglia con letture, gesti simbolici e domande. Domande che hanno avuto come sfondo comune i giovani, il rischio legato a internet e ai social e a come guidarli, tramite azioni concrete, verso le loro scelte vocazionali. Il Vescovo ha ribadito l’importanza di un corretto uso dei mass media e ha dispensato alcuni consigli che ognuno di noi dovrebbe mettere in pratica: il pregare bene, senza recitare, ma aprendo il cuore a Dio, rimanendo da soli con lui; cercare di entrare a contatto con i poveri, servire alle mense, per incontrarLo davvero; fare l’esame di coscienza alla fine della giornata, in modo da rivedere la vita con gli occhi del Signore e accorgersi dei nostri comportamenti, dei nostri sbagli; farsi aiutare, intervistare il parroco, gli educatori, gli animatori per farsi dare una mano e capire come vivere alla luce di Dio. Il coro ha accompagnato la funzione con la solita puntualità e bravura. È stato dato spazio anche ad una testimonianza di un giovane seminarista che ha raccontato la sua esperienza vocazionale. La Veglia si è poi conclusa con il momento forte dell'adorazione eucaristica.

L'U.P. 49 si dimostra una realtà frizzante e viva, grazie anche allo spirito propositivo di Don Paolo e alla collaborazione con i colleghi delle Parrocchie limitrofe, all’equipe giovani interparrocchiale e a tutti coloro che si impegnano nelle comunità. La visita del Vescovo è sempre ben accetta perché restituisce verve e dà una sferzata alle nostre vite spesso distratte e rapite dai ritmi della quotidianità.

Proposte ce ne sono, la volontà non manca. La sfida è quella di mettere in pratica quanto detto per alimentare il piccolo fuoco della nostra U.P. 49.

E come suggeritoci da Monsignor Nosiglia rimettiamo questi pensieri nelle mani del Signore affinché possano portare i frutti sperati.

Massimiliano Invernizzi

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