IL MALE - 26 febbraio 2021
La prima serata del cammino quaresimale ideato per i giovani dell’UP49 ha visto come primo argomento il male. La catechesi è stata guidata da Don Gianluigi con l’ausilio di un semplice video.
Durante la condivisione comune è emerso come il male abbia differenti accezioni e come sia in grado di insinuarsi facilmente nella vita quotidiana. È stata poi fatta ascoltare una canzone del cantante Alex Baroni, scomparso prematuramente in un incidente stradale. Questo brano (Male che fa male) proviene dall’album Semplicemente, pubblicato dopo la sua morte. È stato analizzato il testo per provare a ragionare sul tema.
Male che fa male - Alex Baroni: https://www.youtube.com/watch?v=t2eTHcDrbso&ab_channel=GiovanniBenvenuto
A chi non è mai venuto in mente di dire una preghiera in un momento difficile della propria vita? In un momento in cui riconosciamo la nostra fragilità di uomo. In quanti momenti ci siamo (o ci stiamo) facendo vivere? Facendoci vincere dalla passività, dalla inedia (vivere o vivacchiare?). E proprio in questi momenti, in cui mancano punti fermi, che le nostre scelte e i nostri comportamenti non sono più guidati da una chiara coscienza, non si riesce più a distinguere ciò che è bene da ciò che è male. Nell’epoca del cosiddetto relativismo etico, in cui ognuno è criterio a sé stesso, ognuno si costruisce le proprie regole, nel proprio giardino, convincendosi che si è sempre e comunque dalla parte della ragione, del bene. Sembra non esistano più norme oggettivamente riconosciute. In quanto esseri umani siamo liberi di decidere se fare il bene o fare il male. La Parola è chiara: “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. […] Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza […]” (Dt 30, 15-19). Quindi c’è un male causato da noi e un male che noi subiamo. Il primo si può eliminare con una conversione quotidiana della coscienza. Il secondo si può eliminare con l’impegno a non rispondere al male con altro male. La sola forza umana ha difficoltà ad accettare queste correzioni e di certo Dio non può risolvere i nostri problemi con la bacchetta magica. Siamo noi che dobbiamo lasciare aperto il nostro cuore al Signore, fiduciosi e consapevoli che Lui viene in nostro aiuto. Sempre. Con noi Dio gioca sempre in anticipo, è Lui che ci ha amati per primi, è lui che continua a farlo anche quando noi non vogliamo. Lasciamoci cercare e trovare da Lui!