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Continuano gli incontri sul tema delle relazioni per i giovani dell’Unità pastorale 49. Dopo gli incontri sulle relazioni tra educatori, tra educatori e bambini/ragazzi e su quelle che contraddistinguono gli animatori dell’oratorio questo incontro si concentra sulla relazione forse più importante: la relazione con Dio.

Relatore della serata è don Dario Ruà, direttore dell’Odb, l’oratorio don Bosco di Saluzzo. La serata si divide in tre momenti: una prima parte di conoscenza e “gioco” divisi in gruppi che ci aiuta a riflettere sulla postura, sul nostro atteggiamento, il nostro “stare” in un ambiente dice già molto del nostro “essere” e ci sono alcuni gesti che rimandano immediatamente a determinati ruoli. La seconda parte della serata è invece dedicata all’identikit dell’animatore perfetto. I vari gruppi, partendo dai dati delle “Carte di identità” si sono ingegnati per trovare nomi, date di nascita, caratteristiche fisiche ma soprattutto capacità e qualità che fanno di un animatore “L’animatore perfetto”.

Non vi elenco qui tutte le bellissime e divertenti caratteristiche che sono state scelte dai vari gruppi ma uno degli aspetti che più si è ripetuto è stato quello della fede: proprio quello della relazione con Dio. Dopo una piccola riflessione sulle differenze tra un animatore dell’oratorio e uno di un villaggio turistico: non solo la fede – che può essere benissimo una caratteristica di chiunque – ma soprattutto il modo di stare negli ambienti che animiamo siamo passati all’ultima parte della serata con un momento che possiamo chiamare “isola”, “deserto”, un momento in cui ognuno riflette da solo.

A guidare questo momento una lettura degli atti degli apostoli che descrive la vita dei primi cristiani sottolineando l’importanza della preghiera, della comunità, dello stare insieme e del condividere. Non si vive la fede cristiana chiusi nelle proprie case ma insieme alla comunità condividendo tempi e spazi.

Dopo questo momento dedicato alla riflessione personale don Dario ha concluso la serata lasciandoci alcune parole che possono essere una traccia per riflettere sulla nostra relazione con Dio e farla crescere: Desiderio, Ascolto, Parola, Eucarestia, Comunità, Fratelli e Amabilità. Ognuna di queste parole ci aiuta ad essere sempre più in relazione con Dio ed in particolare, collegandoci alla prima parte della serata tutto ciò che noi diciamo e pensiamo dovrebbe risplendere nel nostro modo di essere: non possiamo parlare dell’Amore di Dio se non lo viviamo e lo sentiamo noi stessi.

Un grazie speciale a don Dario per la bella serata e anche e soprattutto a don Gianni, don Lino e don Gianluigi che ci accompagnano in questo percorso.

Andrea Castagno